30/05/08

Loris Vescovo

Nato nel 1971 a Clauiano (UD), Loris Vescovo ha posto la musica come elemento determinante della sua vita. Ispirato dal cantautore statunitense Nick Drake, ne ha ripercorso le suggestioni con i CD in friulano Doi oms e une puarte e Setemane Ulive, più maturo e profondo. Accanto alla chitarra, Vescovo coltiva la vocazione del viaggio: instancabile camminatore e ciclista in un precedente tour ha girato l'Australia tropicale sulle due ruote. Attualmente lavora in un istituzione culturale in provincia di Trento, ma, a quanto dichiarato il 24 maggio in conferenza stampa, nei prossimi mesi potrebbe anche accettare una proposta di lavoro in Australia. (a.m.)





Ascoltare la voce dei friulani all'estero secondo una prospettiva nuova: togliendo qualsiasi suffisso alla loro condizione di migranti (quindi non e-migranti o immigrati), prendendo questa condizione come punto di partenza per rileggere il mondo contemporaneo. E' la missione che Loris Vescovo, artista e viaggiatore poliedrico, ha deciso di assumersi e ha trovato una prima realizzazione in un progetto radiofonic, intitolato Sgarfefurlans: cirint furlans at
ôr pal mont, Australasie e Asie, che andra in onda sulla radio Onde Furlane (90.00/90.20 mhz, www.friul.it) a partire dal 2 giugno prossimo.

L'iniziativa è stata presentata il 24 maggio '08 nella sala Kugy del palazzo regionale a Udine, alla presenza di Paolo Cantarutti della Cooperativa di Informazi
ôn furlane che gestisce l'emittente di via Volturno, di Marco Stolfo, direttore del Servizio per le Identità linguistiche, culturali e per i corregionali all'estero per la Regione Friuli Venezia Giulia, e di Sergio Benedetti, della Comunità Collinare del Friuli che ha cofinanziato l'iniziativa.

E' stato proprio Loris Vescovo a offrire la dimensione più profonda dell'iniziativa: "La migrazione è un tema attuale, ma anche da sempre connaturato all'uomo. Per questo motivo ho intervistato alcuni friulani che risiedono all'estero mettendo al centro di quello che sarà il programma loro, le loro storie".

Migranti come osservatori esterni della realtà regionale, dunque, ma anche come avanguardia di una condizione antica come l'uomo e, a quanto sembra, altrettanto irrinunciabile. Un nomadismo congenito che la globalizzazione rende ancora più attuale. "E' anche per questi motivi che la Comunità Collinare del Friuli -ha detto Benedetti- ha finanziato e intende finanziare la prosecuzione di questo progetto: dobbiamo fare un passo avanti rispetto all'emigrazione, comprendere come si è evoluta, cambiare il nostro punto d'osservazione rispetto ai soliti schemi".

Marco Stolfo, (...omissis...) ha ricordato che
Sgarfefurlans è stato finanziato dalla Legge 7/2002 che mette a disposizione fondi per le relazioni con i corregionali all'estero. Paolo Cantarutti, già direttore di Onde Furlane e attivo sperimentatore di nuovi percorsi, ha ricordato invece come i nuovi media siamo centrali nell'instaurare rapporti fra le comunità di corregionali all'estero. "Non si tratta solo - ha spiegato Cantarurri - di investire in relazioni che partano dal Friuli e indirizzate verso l'estero. Uno dei punti centrali del progetto è quello di offrire modalità di conoscenza e di crescita favorendo relazioni trasversali estero su estero, mettendo così in relazione le varie comunità sparse sui cinque continenti".

Come ricordato da Paolo Cantarutti, il progetto
Sgarfefurlans è stato pensato con una pianificazione pluriennale, per dare a Loris Vescovo la possibilità di attraversare tutti i continenti alla ricerca di storie da raccontare e da restituire. Nelle prime otto puntate che andranno in onda ogni lunedì a partire da giugno, alle 10:30, su Onde Furlane, ci sarà il resoconto degli incontri con i friulani, di nuova e vecchia migrazione, che Vescovo ha fatto in Nuova Zelanda, Australia. Tailandia e Cina. Oltre all'ascolto radiofonico le puntate potranno essere ascoltate e scaricate dal sito della Comunità Collinare del Friuli (www.friulicollinare.it) corredate dal diario di viaggio di Vescovo (www.travelpod/travel-blog/sgarfefurlans).

(fonte "Messaggero Veneto" 25/05/08 pag.11 articolo di Alessandro Montello)



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